A cura di Stefano Padovan in Eventi
In collaborazione con la Scuola Internazionale di Grafica di Venezia abbiamo dato vita a un'esposizione dedicata all'espressione artistica dello scopo delle aziende, tema oggi sempre più importante: a dircelo sono i dati e il fenomeno della Great Resignation.
Può lo scopo di un'impresa diventare un'opera artistica?
Questa la missione che si sono dati gli studenti della Scuola Grafica Internazionale di Venezia e su cui era incentrata la mostra “Manifesti d'Impresa” (19-31 maggio presso la sede della Scuola).
Nel suo manifesto, un'azienda esprime la sua ragion d'essere, i suoi valori e il suo scopo. Temi oggi sempre più importanti e a parlare sono i dati. Aumentano i numeri delle dimissioni volontarie. Sono quasi 2,2 milioni quelle registrate nel 2022, un dato in crescita del 13,8% rispetto all'anno precedente (Open 2023), e spesso la motivazione non è tanto la ricerca di un maggior compenso, ma di significato. È il fenomeno della “Great Resignation”.
Coinvolgere talenti nella propria impresa
L'Employer Branding è diventato un tema cruciale per molte aziende alla ricerca di personale, e con esso il tema dei valori d'impresa e della loro espressione al centro della mostra. La difficoltà di ingaggiare e coinvolgere talenti nella missione della propria impresa, o anche solo di trovare validi collaboratori è una questione sempre più diffusa e trasversale ai diversi settori commerciali.
La risposta alla difficoltà è di ordine valoriale e comunicativo. Le aziende devono esprimere ciò in cui credono, verso dove stanno andando e come vogliono raggiungere la loro meta. Quale buona ragione danno le aziende ai propri dipendenti per recarsi al posto di lavoro e dare del loro meglio? La ragione economica non è più sufficiente. La ricerca di significato è una necessità imprescindibile.
Un banco di prova per gli studenti della scuola
I manifesti esposti sono stati realizzati dagli allievi della Scuola Internazionale di Grafica di Venezia, che hanno reinterpretato artisticamente casi studio e testi forniti da noi e che provengono tutti da collaborazioni reali con aziende esistenti: WI LEGAL, Euganea Vasi, Sisifo Gear, Benfatto Associati, Risk Hunter Center, Vicentini 1966 e Mardegan Legno.
Gli studenti hanno quindi potuto cimentarsi con la sfida chiave del marketing: mettere le risorse comunicative dell'arte a servizio della concretezza del lavoro e delle imprese. Aziende. Tra le opere esposte, anche cinque nostri lavori.
La sinergia tra arte e lavoro è costantemente ricercata dalla Scuola: «Ancora una volta, la nostra Scuola ha cercato la collaborazione del mondo del lavoro per coinvolgere i suoi allievi nella progettazione di comunicazione visiva. Ringraziamo Liquid Diamond per averci offerto questa opportunità» scrive Adriano Lubrano, direttore della scuola.
I manifesti d'impresa sono al centro della missione di Liquid Diamond
Noi, di questo connubio, ne abbiamo fatto la nostra missione: vogliamo che ogni impresa del Nordest scriva e appenda a una parete ben visibile un Manifesto Aziendale in cui dichiara e condivide con tutta la sua squadra perché fa quello che fa. La nostra missione è esprimere il “perché” di ogni impresa del Nordest.
Ogni opera è il frutto di una coppia di autori, studenti della scuola, il cui lavoro è stato guidato dal nostro team, che ha spinto gli studenti della scuola a mettere in gioco le competenze acquisite confrontandosi con le reali esigenze delle aziende.
La domanda di partenza ha trovato in questa mostra la sua risposta. Lo scopo di un'impresa non solo può ma deve prendere forma artistica per trovare massima espressione e acquisire così il potere di motivare i propri collaboratori nella missione di impresa e attrarre nuovi talenti.
E la tua impresa, ha dichiarato il suo scopo?
Prendere una posizione è fondamentale, soprattutto se vuoi differenziarti dai concorrenti. Nel manifesto un'azienda dichiara la sua ragion d'essere, il suo scopo, e questo grande significato prende forma artistica, moltiplicando in maniera esponenziale la sua carica espressiva e la sua potenza comunicativa.