Quello che non ti insegnano su come si lavora (e ci si rapporta) con gli altri

A cura di Nina M. in Recensioni

La prima volta che ho letto “How to make friends and influence people” avevo 22 anni. Ricordo ancora la mattina in cui mi ritrovai il libro tra le mani. Era ottobre, pioveva ed io ero distesa sul mio divano beige immersa in una profonda riflessione sui rapporti interpersonali. Fu mia sorella a insistere che io lo leggessi. Sapeva indubbiamente del suo potere e di come mi avrebbe aiutato a capire meglio gli altri e me stessa. 

Spesso, durante la lettura mi interrogavo sulla natura dei miei comportamenti e su come sarebbe stato bello se questo libro lo avessi letto prima, magari da adolescente. Ero sicura che grazie ai suoi insegnamenti avrei agito diversamente, che sarebbe stato per me più facile comprendere e riconoscere l’alfabeto altrui. Comunque, mi piace pensare che gli accadimenti di cui è costellata la nostra esistenza abbraccino un senso, più grande, ai nostri occhi impercettibile. Comprendiamo il significato di quello che ci capita solo quando siamo disposti a farlo.
 

Il giorno in cui ho conosciuto Samuel in qualità di datore di lavoro mi sentii dire che la mia avventura intellettuale e lavorativa all’interno di Liquid Diamond doveva iniziare con la lettura di alcuni libri.

“Per me è fondamentale che tu legga questi libri, Nina. Solo così potrai acquisire il nostro linguaggio comune, fa parte del nostro metodo.”

Condividerò anche con te i libri che mi ha consigliato Samuel, perché ritengo siano preziosi e che possano davvero cambiare i binari del tuo andare.

selezione libri self empowerment

Quel giorno, non rimasi stupita quando mi ritrovai tra le braccia Come influenzare gli altri e farseli amici”. Un libro che insegna l’arte della socialità, della convivenza con il prossimo.

L’autore, Dale Carnegie ti condurrà in un processo di scoperta, di riflessione, di crescente consapevolezza.

Imparerai come si fa a convincere il prossimo a condividere le tue idee migliori. Scoprirai una serie di modi immediatamente applicabili su come farsi benvolere dagli altri. Infine, capirai cosa significa essere leader. Se sei in possesso di un’idea che ritieni eccellente, per te diventerà più facile condurre l’altro sulla tua linea di pensiero, senza offenderlo né creare in lui risentimento. Imparerai ad immedesimarti, a sfoggiare gentilezza, a capire il prossimo. 

team

Il secondo libro della lista, “Sei cappelli per pensare” è stato scritto da Edward de Bono, che ho scoperto essere l’inventore del concetto di pensiero laterale. “Sei cappelli per pensare” è un libro geniale.

Dopo averlo letto e compreso, è stato per me più facile indossare e togliere i sei cappelli. Bianco, rosso, nero, giallo, verde, blu: ogni colore corrisponde ad una parte del pensiero. Da allora, tutte le volte che volevo dire qualcosa o volevo comprendere qualcosa mi mettevo un cappello in testa e cambiavo le lenti attraverso le quali guardavo il mondo. 

Con uno dei cappelli in testa, il pensiero diventa il prodotto della parte che stai recitando, non del tuo Io interiore. Nessuno potrà dunque giudicarti per ciò che dirai e nemmeno tu potrai farlo con gli altri. Lavorare e rapportarsi con il prossimo diventa allora più semplice. Mettersi i sei cappelli è un pò come camminare nelle scarpe altrui.

brain

Il terzo libro, “Correggimi se sbaglio” è stato scritto dallo psicologo italiano Giorgio Nardone. Una lettura breve e preziosa, che invita a riflettere sul magico potere della parola.

Il saper comunicare efficacemente, per i più fortunati, può essere un dono innato. Tuttavia, il più delle volte nasciamo senza questo raffinato talento e dobbiamo lavorare con il pensiero affinché tale sapere diventi parte di noi. Nardone ci insegna dunque ad esprimere emozioni, bisogni. Ci mostra come entrare in sintonia con il prossimo e sviluppare dialoghi costruttivi, nella coppia ma anche nel lavoro. Alla fine del libro capirai che l'empatia è l'unico paio di occhiali con cui guardare te stesso e gli altri.

brain and heart

Infine, last but not least, vorrei parlarti del libro “Lavorare con intelligenza emotiva” di Daniel Goleman, l’autore di “Intelligenza emotiva”.

Il New York Times ne parla dicendo che chiunque sia interessato alla leadership dovrebbe leggere una copia di questo libro. Perché la logica astratta, il pensiero razionale e analitico non bastano per poterti definire leader. Chiunque voglia lavorare con maestria deve saper instaurare rapporti interpersonali duraturi, deve saper agire con empatia ed intuito. Esiste dunque un modo diverso di essere intelligenti. Questo modello è quello che ti serve per potenziare la tua intelligenza emotiva. 

emotional intelligence

"La prima cosa che la lettura insegna è come stare da soli", diceva Jonathan Franzen. Niente di più vero.
La seconda cosa che la lettura ti insegnerà allora, quando avrai divorato questi libri è come stare con gli altri. Cosa c'è di più prezioso di essere in armonia con sè stessi e con il mondo?

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