Come si progetta un campionario tessuti ecosostenibile?

A cura di Samuel Gentile in Interviste

Questo post è scritto a quattro mani, un po' da Mauro e un po' da Samuel ed è un'appassionata intervista doppia per raccontare la storia di un campionario tessuti diventato ecosostenibile.

Mauro:

La storia inizia con me in ufficio, un pomeriggio, staccando pezzi di telo plastificato da un raccoglitore plastificato, con molta fatica perché la colla è di quelle a presa forte.
Mi sentivo un po' ridicolo, cercavo di differenziare lo smaltimento di un paio di cataloghi progettati per durare in eterno, resi obsoleti dopo qualche anno dalle nuove collezioni, dalla concorrenza, dal mercato. Non so bene chi li abbia portati, ma sapevo bene che a noi non servivano. Ogni tanto li spostavo da un vano ad una mensola, finché il mio lato minimalista ha deciso per me, dovevo cestinarli. La vita è sorprendente, proprio in quei giorni avrei cominciato a progettare i nuovi raccoglitori aziendali.
Pronto, Samuel? Ti devo parlare, ti devo far vedere.

Mi guardo attorno, apro armadi a rovistare, tocco, leggo con attenzione i piè di pagina e intepreto loghi insignificanti. Qualcuno di esperto mi dovrà spiegare perché le informazioni che riguardano la sostenibilità di un prodotto sono scritte sempre in piccolo, sotto, dietro. Forse un'ora, forse due, per capire quanto ecologico è l'universo dei cataloghi di tessuti. Un tempo speso bene, quello che ho imparato me lo ricordo dopo molti mesi. Volevo arrivare in agenzia preparato, con una traccia da seguire, un modello da imitare, un leader di mercato con innumerevoli tentativi di imitazione da adulare. Ma avevo con me solo i brandelli di quel catalogo dall'esistenza ultraterrena, eletto a simbolo di tutti i suoi cugini di petrolio come lui.

Samuel:

Mauro ogni tanto mi chiama e mi espone riflessioni ed idee che hanno a che fare con gli strumenti di comunicazione utili al suo business. Alcune volte lancia il sasso con delle provocazioni che diventano immediatamente delle sfide, per noi creativi, ma con i piedi per terra.
Una di queste riflessioni riguardava lo sviluppo del nuovo campionario tessuti. L'esigenza di Marinello Tende è di fornire ai rivenditori uno strumento utile ed usabile, integrabile ed immediato, per presentare la gamma dei teli da interni o da esterni, per le tende a rullo. Ma la sfida vera che ha lanciato Mauro riguardava l'ecocostenibilità di questo progetto. Per lui è importante tutto il ciclo di vita del prodotto, compreso il momento in cui deve essere gettato nella spazzatura... Così ha chiesto che venisse progettato un campionario tessuti facile da smaltire, realizzato con materiali e con tecniche quanto più eco-friendly possibile.

Mauro:

Arrivo senza soluzioni, porto il problema e una grande evidenza: tra qualche anno il catalogo sarà da aggiornare, perché diventerà obsoleto. Così è la vita. Prevediamo sufficiente tenacia per un breve periodo, la vita facile per chi ha la sensibilità della raccolta differenziata, e limitiamo i danni al nostro pianeta per chi non ce l'ha.
Samuel e Silvia scrivono tutto. Tradiscono con il linguaggio non verbale l'irrequietezza per non avere la soluzione in tasca, pronta per me. Mettono le mani avanti: forse il prodotto, nella sua totalità tra carta, accoppiamento di materiali e lavorazioni, non è certificabile. Andiamo oltre, andiamo avanti, la Natura non ha burocrazia.

I primi prototipi non sono molto diversi dal risultato finale. Per me è stato facile innamorarmi del concetto, nel comprendere le motivazioni tecniche del miglior compromesso, con il gusto raffinato di un prodotto artigianale.
Andava fatto così, a cercare difetti ci penseranno i nostri clienti.

Samuel:

Era ancora luglio e Silvia aveva appena iniziato il tirocinio da noi. A dir la verità aveva già dimostrato particolari abilità nella progettazione di packaging e di soluzioni cartotecniche ed è stato naturale affidarle l'incarico di progettare una serie di prototipi.

Campionario tessuti ecologico 2

Devo ammettere che appena ho visto i lavori di Silvia sono rimasto affascinato ed entusiasta del risultato ottenuto con molta creatività e in breve tempo.
La sue proposte erano funzionali ma soprattutto semplici e sposavano pienamente la filosofia "Do More With Less".
Una volta approvata la variante più efficace, ci siamo concentrati sulla scelta del materiale più duttile per la realizzazione, affinando l'idea di utilizzare quanto più possibile la cucitura come sistema di legatura tra carta e tessuto.

Campionario tessuti ecologico 3

Grazie all'esperienza di Natalina Mazzucchin siamo arrivati velocemente a designare la Ticket da 350gr/mq come supporto cartaceo per questo progetto.

Anche la fustella è stata progettata con lo scopo di adattarla alle necessità di taglio diverse, per i due progetti grafici distinti.
Naturalmente la stampa è stata affidata a Gam Edit, così abbiamo potuto utilizzare il marchio Eco Offset come garanzia di coerenza di questo progetto.

Campionario tessuti ecologico 1

Credo che la coerenza sia il fondamento su cui basare ogni progetto di comunicazione e questa deve essere rispettata in tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto. Non solo in fase di stampa dunque, ma anche nell'assemblaggio. Quando sono arrivati gli stampati in casa Marinello, di strada da percorrere ce n'era ancora tanta.
E così Mauro s'è dato da fare ed ha ricercato un laboratorio artigianale per le cuciture, fatte rigorosamente con filo di cotone biologico.

Mauro:

"Beh, anche se non usi un cotone davvero biologico, nessuno se ne accorgerà, guarda che tanti fanno così." Martina è affranta, anche sorpresa, questo è quello che le rispondono. Le chiedo di trovarmi un laboratorio per le cuciture, del filo in semplice cotone, una colla a base naturale, chi può incollare i pezzi. Domande che hanno generato ricerche accurate in forum di hobbistica, telefonate infinite e tanti chilometri per avere dei cucirini di cotone biologico, visite a erboristerie, cooperative, centri diurni per disabili. Crescente consapevolezza che il mondo "bio" pare non esistere, se non per chi cerca un logo rassicurante. Scelte scriteriate che rendono indistruttibile un mondo che non ci piace, senza un perché, senza un minimo ragionamento. Non si contano le tentazioni, di tornare indietro, di fare come fanno tutti: velocità, uniformità, bassissimo costo. Ci siamo divertiti nel ruolo dei duri e puri, non molto chi ci ha aspettato per tutto questo tempo.

Assemblaggio del campionario tessuti

La storia di questo catalogo ha già cambiato la nostra storia. Ho avuto modo di conoscere Silvia mentre era in stage presso Liquid Diamond e ha ideato il concept, una ragazza che ha dimostrato le sue capacità con l'ingegno fuori dal comune e la tenacia nella concretezza del risultato finale.
Oggi Silvia è progettista per Marinello Tende, lontana più di mille chilometri da casa, ha imparato alla svelta. Tra pochi giorni il suo lavoro sarà distribuito ai nostri clienti, il mondo saprà allora che valorizzare caparbietà, precisione, e femminilità ci può portare davvero lontano. E poi mi ha già rimproverato per i troppi imballi industriali non differenziati. Ha ragione, e stiamo provvedendo.

Inoltre c'è un altro aspetto di questo progetto che mi rende felice: l'essere riuscito a coinvolgere una cooperativa sociale, AltraCittà all'interno della Casa di Reclusione di Padova, nella fase di incollaggio dei campioni delle schede. Un'occasione per creare un legame tra società esterna e un mondo ignorato e reso invisibile dal senso comune. Devo complimentarmi con Alessandro, Pasquale, Valentino e Valentina per la velocità e la precisione d'esecuzione dimostrate, grande lavoro!

Campionario tessuti ecologico 4

Questo campionario è un nuovo inizio per la mia azienda e vede la luce in un momento storico estremamente importante e vissuto intensamente da tutto il team, l'alba di un riposizionamento strategico che ha dato buoni risultati già durante la fase di transizione di questi anni che alcuni chiamano Crisi.
L'entusiasmo ci spinge a farlo vedere in anteprima a qualche cliente, intuisco che la prima domanda sarà: ma quanto vi è costato? La risposta, sincera, è che non ha prezzo.

Abbiamo consumato Google per informarci, il telefono, le gomme della macchina. Da soli non potevamo farcela.
Siamo quasi da soli, ce ne siamo resi conto. La strada che abbiamo davanti è ancora molto, molto lunga, e va ben al di là dell'auto elettrica e la lavatrice in classe A.
Richiede tanto sforzo, tanta pazienza, denti stretti e sacrifici economici. Richiede coraggio per evitare i compromessi che hanno il retrogusto tossico del vantaggio del basso costo. Noi abbiamo tracciato un nuovo solco, nella speranza diventi un torrente, poi un fiume che sfocia in un mare limpido e pulito.

Samuel:

La questione "colla" è un argomento su cui sappiamo esserci ampi margini di miglioramento. Sembra che sia particolarmente difficile reperire ed utilizzare colle naturali o eco-friendly. So che Mauro ha fatto delle prove con colle vegetali e anche con la colla d'osso, ma non garantivano la tenuta del tessuto sulla carta. Wilma di Gam Edit mi ha detto che anche per loro è difficile la ricerca di colle naturali da utilizzare nella produzione di stampati ecosostenibili. E loro sono avvantaggiati, sono anni che mettono le basi per creare un network di fornitori con coscienza.

Si tratta di un particolare, importante, ma che non pregiudica la coerenza del progetto qui descritto, che mantiene appieno le caratteristiche di sostenibilità con un basso impatto ambientale e un elevato grado di riciclabilità.

Campionario tessuti ecologico 5

Complimenti a Silvia per la splendida idea e a Mauro per la tenacia, queste sono i due requisiti più importanti per chi vuole ottenere grandi risultati, il gioco di squadra unisce queste qualità e fa vincere tutti!
Grazie per essere dei nostri.

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