Utilizzata per la prima volta nel 2001 con la pubblicazione del “Manifesto per lo sviluppo agile” del software, l’espressione “metodologia agile” faceva riferimento ad un insieme di valori:
- Gli individui e le interazioni più che i processi e gli strumenti.
- Il software funzionante più che la documentazione esaustiva.
- La collaborazione con il cliente più che la negoziazione dei contratti.
- Rispondere al cambiamento più che seguire un piano.
In realtà, come afferma Jeff Surtherland nel suo libro “Metodo Scrum: fare il doppio nella metà del tempo”, non esiste alcuna metodologia.
Esiste solo Scrum, il metodo messo a punto per mettere in pratica questi valori.
In cosa consiste?
Scrum è un termine che trae le sue origini dal mondo del rugby e si riferisce al modo estremamente organizzato in cui la squadra si muove sul campo per muovere la palla. Più precisamente, scrum viene associato alla “mischia chiusa” del rugby, fase dell’incontro in cui l’arbitro ordina la ripresa della partita tra due gruppi ordinati di giocatori contrapposti.
Durante questa fase non c’è nessun capo che prende le decisioni. Non ci sono schemi prestabiliti. C’è solo il team che in modo autonomo e auto-organizzato decide spinto dalla chiarezza dell’obiettivo e dall’unità d’intento.
Scrum funziona fissando una serie di obiettivi progressivi che devono essere raggiunti in un arco temporale prestabilito. Ciò permette di avere quasi nell’immediato un prodotto o un servizio che funziona e che può essere mostrato a chiunque, specialmente ai portatori di interesse, definiti anche stakeholder.
Questo modus operandi permette ai team di lavoro, solitamente composti da poche persone, di ricevere feedback immediati sul lavoro svolto.
Ed è proprio così che diventa possibile comprendere se quello che si fa è ciò che andrebbe veramente fatto.
In Scrum, i cicli di lavoro vengono definiti Sprint. Ogni sprint viene pianificato durante una riunione tra il team, che decide il lavoro da farsi nel periodo prestabilito in base ad un elenco di priorità. Alla fine dello Sprint, i membri del team si riuniscono e ognuno di loro presenta gli output realizzati.
Ogni progetto viene quindi controllato regolarmente. A brevi intervalli ci si ferma e si controlla quello che è stato fatto. Quali sono i risultati raggiunti? Cosa si può migliorare? La direzione presa è quella giusta o si sta percorrendo una strada sbagliata?
Il metodo “ispeziona e adatta” permette di migliorare costantemente la propria produttività, rimuovendo gli ostacoli.
Scrum è un metodo che si contrappone al classico metodo a cascata, che suddivide il processo di sviluppo in fasi di progetto consecutive che vengono eseguite una sola volta.
Un metodo evolutivo, adattivo e iterattivo che si contrappone a un metodo ormai superato dalla struttura top-down. Scrum è un modo “nuovo” di pensare che tiene conto della cosa più importante e naturale di qualsiasi progetto e percorso evolutivo: il cambiamento.
Ogni tentativo di negarlo, denigrarlo ed evitarlo è un modo folle di operare e non può che portare al fallimento. Il modo per realizzare grandi cose ha un nome e si chiama Scrum.
Strategia Agile, come Liquid Diamond, utilizza un metodo Agile. In Strategia Agile, che si ispira ai pilastri della filosofia Agile, lo hanno chiamato Metodo Agile di Cordata.
In cosa consiste?
- Mappatura. La Matrice dell’Innovazione Strategica è lo strumento progettato da Strategia Agile appositamente per conoscere ogni prospettiva della tua azienda e per condividere una prospettiva comune.
- Identificare l’obiettivo. Definisci nel modo più preciso lo scenario ideale a cui stai ambendo.
- Approccio attacco e difesa. Valuta al meglio la situazione in cui ti trovi ora per definire quali sono le tue priorità. Possono essere molteplici le situazioni e gli scenari che ti si presenteranno di fronte. Potresti prendere la strada più breve ma ripida, o la più lunga e pianeggiante. Identifica gli scenari di breve, medio e lungo periodo per sviluppare al meglio la tua strategia.
- Disegna la strategia. Fallo usando la tecnica dello scalatore: a ritroso partendo dall’obiettivo. Una volta identificati i precedenti aspetti dovrai disegnare la strategia. Partendo dall’obiettivo procedendo con il giusto equilibrio troverai di fronte a te la strada che poi dovrai percorrere.
- Ricalcolo. Non affezionarti troppo al tuo piano strategico. Ricorda che ogni azione implica ci sia un’evoluzione dell’azienda e del mercato in cui operi. Usa la mentalità da navigatore satellitare. Tieniti pronto per ricalcolare. Gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo.
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Potrai da subito far evolvere il modo in cui fai strategia, ma soprattutto potrai valutare se la tua strategia è buona come pensi.